Il Ballo della Vita guidato da Youth di Paolo Sorrentino.

ATF : Paolo Sorrentino's 'Youth'
Una delle scene di Youth di Paolo Sorrentino


Io devo scegliere cosa vale la pena raccontare, se l'orrore o il desiderio. E ho scelto il desiderio... il mio desiderio così impuro, così impossibile, così immorale, ma non importa. Perché è quello che ci rende vivi. –Paolo Sorrentino.

Nel Cinema di Paolo Sorrentino Venezia è un lago che soffoca ed inghiotte,che fa cadere e sprofondare nel vortice dell'Ignoto che è una Nuova Vita dopo la Morte, l'Eternità dopo la Transitorietà, il Pensiero dopo l'Abisso. Le acque di Venezia sono la Casa del Padre che c'accoglie, naufraghi, dopo il viaggio. Bagnano Piazza San Marco in Youth, in The Young Pope e in The New Pope:

‘I am always going home, always to my father’s house.’(Sto sempre andando a casa, sto sempre andando alla casa di mio padre) recita, non a caso, uno dei personaggi di Youth citando Novalis.

Youth - La Giovinezza | Canale 5 stasera
I protagonisti di Youth


I protagonisti della Natura distesa e dilatata del film del regista Napoletano sono due vecchi amici, Fred e Mick: il primo, un famoso compositore, ormai ritiratosi a vita privata, l'altro un noto regista che, in attesa del futuro, prepara un nuovo film. Perseguitati dai ricordi di una Vita che, come l'acqua di Venezia, è diventata una Miscela di Passato e Presente, Apatia e Noia per la carriera musicale di Fred e di Passato e Futuro, Testamento e Lascito Spirituale per il cinema di Mick, trascorrono le loro giornate in un hotel di lusso presso le Alpi Svizzere. Prati infiniti e montagne bianche sono l’idillico paesaggio della prosa cinematografica di  Youth. A completare il quadro di Sorrentino, vi sono giovani Vite, tormentate dalla perversione della leggerezza, dilaniate dall'imperativo del successo, inibite dalla brevitas vitae, prostrate dal corredo delle delusioni e delle inconclusioni che la vita, ciclicamente, ci riserva.

La Giovinezza è l'Alba che s'affaccia ed il Tramonto che svanisce, i Ricordi che sovrastano e il Futuro che ci insegue, passo dopo passo, progetto dopo progetto. Le conversazioni fra Fred e Mick ripercorrono le scelte e le opportunità delle nostre Vite, l'amore e l'amicizia che, sempre ci accompagnano e senza le quali vaghiamo, soli ed attoniti, nel Mare dell’oggetività del nostro secolo. Fred e Mick riproducono il nostro passato ed il nostro futuro. Ogni attimo della vita, nella retorica dei due protagonisti, diventa una metafora: l'amore è la metafora della bicicletta: Quando per la prima volta  si è innamorato, dice Mick, ha  imparato ad anadare in bicicletta, il futuro diventa la metafora d'una montagna che, alla vista, appare vicinissima ed il passato d'una montagna che, invece, appare ormai lontanissima.

Fil Rouge della pellicola il Desiderio (Conatus) di Spinoza: la pienezza di Vita del filosofo travalica e supera le Anime dei personaggi che, dilatati dalla stasi della natura Svizzera, vivono di ricordi e di attese.

Alle volte i Ricordi, nella mente dei due protagonisti, sono immagini fosche che ingannano o vividi quadretti che affogano: Fred deve fare i conti con un  Passato  ricordato, fervidamente, parola dopo parola, da sua figlia: non ricordo nemmeno una tua carezza gli dice. Mick deve fare i conti con un Passato che l’ha celebrato e con un Presente che, diventando progressivamente Futuro, lo sta dimenticando. L’odore della Libertà sembra, ormai, quasi irraggiungibile per i due protagonisti.

Quest’odore, invece, percorre i giovani personaggi del Cinema di Sorrentino che, percorsi dalle inconclusioni e dai drammi di un Passato che soffoca, sono giovani Figli senza Padri, Naufraghi senza Casa, Orfani senza Riparo. La Giovinezza è la Vita Futura che, a gran voce, li chiama, l’Emozione che vibra, la Libertà che soffia come il Vento,  la Bellezza che, caduca, inganna e seduce, la Leggerezza che cerca ed avvolge, l’Amore che, repentinamente, prende e porta via.

Sorrentino ha raccontato le Fasi della Vita che la Finitezza porta con sé: la Giovinezza, la Maturità, l’Attesa della Morte, l’Eternità. Piazza San Marco è la porta della casa che accoglie l’anima alla fine del viaggio senza dimenticare che la Vita è tale solo quando vissuta intensamente, goccia dopo goccia, respiro dopo respiro.

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